Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE hanno pubblicato gli emendamenti alla bozza di regolamento procedurale GDPR della Commissione. Abbiamo analizzato le due versioni e preparato una prima panoramica (video e presentazione).
Premessa. In base al GDPR, le autorità per la protezione dei dati (DPA) dei diversi Stati membri dovrebbero collaborare quando si tratta di gestire i reclami degli utenti e di far rispettare la legge alle aziende internazionali. Tuttavia, le varie autorità operano in base a leggi procedurali nazionali molto diverse. Alcuni Stati membri non hanno nemmeno una procedura codificata. Anche il GDPR stesso non fornisce molti chiarimenti su questi aspetti procedurali.
Nel 2023, la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento per eliminare gli ostacoli alla cooperazione. Tuttavia, è giusto dire che la proposta è stata ampiamente criticata per la mancanza di qualità giuridica, per lo spostamento dei poteri dalle autorità interessate alle autorità capofila e per non aver affrontato realmente molte questioni di fondo.
Proposta originale ed emendamenti. Nel normale processo legislativo dell'UE, il Parlamento europeo (guidato dalla commissione LIBE) e il Consiglio (con i rappresentanti di ogni Stato membro dell'UE) hanno presentato due versioni modificate della proposta della Commissione:
- Testo della Commissione europea
- Emendamenti del Parlamento europeo
- Emendamenti del Consiglio dell'Unione europea
Qui potete trovare anche le diapositive del video:
Il prossimo passo sarà quello di riconciliare queste due versioni in un unico testo - una sfida enorme che verrà affrontata nei cosiddetti "triloghi".
Nel complesso, riteniamo che le versioni del Parlamento e del Consiglio vadano nella stessa direzione da un punto di vista politico. Tuttavia, la versione del Parlamento segue un approccio di alto livello più pulito e ha anche eliminato i passaggi non necessari, mentre il Consiglio ha principalmente aggiunto elementi alla proposta della Commissione, rendendola in parte ancora più complicata da leggere.
Nelle prossime settimane pubblicheremo un secondo video sulla procedura ex art. 65/66 e un confronto scritto completo.