In risposta a 11 reclami noyb , il DPC ha annunciato (nel tardo pomeriggio di venerdì) che Meta si è impegnata con il DPC a non trattare i dati degli utenti UE/SEE per "tecniche di intelligenza artificiale" non meglio definite. In precedenza Meta sosteneva di avere un "interesse legittimo" a farlo, informando solo (alcuni) utenti del cambiamento e consentendo semplicemente un "opt-out" (ingannevole e complicato).
Il DPC fa marcia indietro dopo il miglioramento iniziale. Mentre il DPC ha inizialmente approvato l'introduzione di Meta AI nell'UE/SEE, sembra che altre autorità di regolamentazione abbiano fatto marcia indietro nei giorni scorsi, inducendo il DPC a fare un'inversione di rotta nel suo parere su Meta. Il DPC ha ora annunciato che:
"Il DPC accoglie con favore la decisione di Meta di mettere in pausa i suoi piani per addestrare il suo modello linguistico di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram in tutta l'UE/SEE". Questa decisione ha fatto seguito a un intenso impegno tra il DPC e Meta. Il DPC, in collaborazione con le altre autorità europee per la protezione dei dati, continuerà a confrontarsi con Meta su questo tema"
Finora non ci sono ulteriori contesti o informazioni su come si sia svolto questo impegno o sul perché il DPC abbia cambiato idea.
Pressioni da parte della noyb e delle DPA locali. La spiegazione più ovvia è che dopo 11 reclami presentati da noyb e da altre organizzazioni (come il Consiglio norvegese dei consumatori) presso varie autorità di protezione dei dati in Europa, e dopo le reazioni pubbliche delle autorità di protezione dei dati dell'UE/SEE in risposta a tali reclami, la pressione sul DPC stava aumentando.
Max Schrems, presidente di noyb:"Accogliamo con favore questo sviluppo, ma monitoreremo attentamente la situazione. Finora non c'è stata alcuna modifica ufficiale della politica sulla privacy di Meta, che renderebbe questo impegno legalmente vincolante. Le cause che abbiamo intentato sono in corso e necessitano di una decisione"
Meta è preoccupata per gli utenti dell'UE? Basta chiedere il consenso opt-in! Come ogni messaggio di Meta, l'annuncio non manca di riformulazioni e affermazioni insincere. Meta sottolinea che gli utenti UE/SEE non saranno in grado di utilizzare i servizi di AI per il momento. Tuttavia, questo non sembra troppo logico. Il GDPR consente di fare quasi tutto, se gli utenti danno un consenso (valido). Meta potrebbe quindi lanciare la tecnologia AI in Europa, se solo si prendesse la briga di chiedere il consenso agli utenti, ma sembra che Meta stia facendo di tutto per non ottenere mai il consenso opt-in per qualsiasi trattamento.
Max Schrems:"Il comunicato stampa di Meta suona un po' come una 'punizione collettiva'. Se un europeo insiste sui propri diritti, l'intero continente non riceverà i nostri nuovi prodotti. Tuttavia, Meta ha tutte le possibilità di lanciare l'IA sulla base di un consenso valido, solo che sceglie di non farlo"
L'annuncio è stato dato venerdì pomeriggio. Come di consueto per le sconfitte delle aziende "big tech", questo annuncio arriva il venerdì sera, quando le notizie vengono riprese meno. Sembra che Meta voglia minimizzare la notizia, che potrebbe anche influenzare le quotazioni delle sue azioni.