Due sono meglio di uno? Profil.at colpisce con un banner forzato, quando gli utenti fanno la scelta "sbagliata".
Oggi noyb.eu ha presentato un reclamo GDPR contro la rivista austriaca Profil. Se si desidera visitare profil.at, è possibile rifiutare tutti i cookie nella prima fase. Tuttavia, se lo si fa, appare un secondo banner in cui si deve dare il consenso a Google e ad altri cookie di tracciamento. Tale consenso forzato è chiaramente vietato dal GDPR.
Consenso forzato in due atti. Chiunque voglia leggere un articolo su profil.at e rifiutare i cookie, si trova di fronte a un compito impossibile: a prima vista, profil.at ottiene il consenso per i cookie di tracciamento. Tuttavia, se si rifiutano questi ultimi, in un secondo momento si è costretti ad accettare i cookie di Google e dell'ÖWA (Austrian Web Analysis), perché "solo in questo modo la piattaforma può essere gestita in modo significativo". Una volta accettato, questo consenso non può essere revocato.
"Profil.at ha un sistema particolarmente spudorato in cui si clicca prima su un banner, ma se si sceglie 'sbagliato' si ottiene un secondo banner senza opzioni"." - Marco Blocher, avvocato per la protezione dei dati personali bei noyb.eu
Molteplici violazioni del GDPR. Senza il consenso alla pubblicità personalizzata e al tracciamento, non è possibile utilizzare profil.at; revocare il consenso è altrettanto impossibile. Il consenso dell'utente non è quindi né libero né inequivocabile e non è quindi valido. Il reclamo riguarda il trattamento dei dati da parte di servizi come "Google Advertising Products", "Google Tag Manager", "Google Analytics" (che sono già stati dichiarati illegali), "ÖWA" e i trasferimenti di dati all'interno del gruppo.
Altri siti web del gruppo Kurier Media. Il gruppo di media Kurier gestisce un gran numero di siti web che utilizzano banner cookie simili. Si noti che anche i siti web freizeit.at e film.at richiedono il consenso.
Aggiornamento 10.8.2023: Il DSB ha emesso una decisione contro Profil.at. L'autorità ha accolto il reclamo di noyb e ha dato al sito web di notizie austriaco un termine di 8 settimane per adeguare il banner dei cookie e risolvere le suddette violazioni del GDPR.