A maggio abbiamo pubblicato una lettera aperta che descrive la procedura "kafkiana" dell'autorità irlandese di protezione dei dati (DPC) per la gestione del caso Facebook. Il gruppo Facebook potrebbe incorrere in una multa fino a 2,5 miliardi di euro se il DPC seguirà le conclusioni del suo rapporto investigativo interno.
Anche se non abbiamo ricevuto alcuna risposta della Commissione europea o del Parlamento europeo in materia, il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha risposto alla lettera di Max Schrems. Siamo stati lieti di leggere che l'EDPB è consapevole delle questioni che richiedono un miglioramento, tra cui le differenze nelle leggi procedurali amministrative nazionali e il tempo e le risorse necessarie per risolvere i casi transfrontalieri. L'EDPB ha inoltre confermato che si è adoperato per migliorare le procedure di coerenza e la cooperazione tra le autorità di controllo (DP). Oltre alla risposta ufficiale dell'EDPB, abbiamo anche ricevuto alcuni feedback informali e molto positivi da diverse autorità di controllo sulla lettera aperta e sulle questioni in essa sollevate