Dichiarazione sulla Giornata europea della protezione dei dati
Quest'anno la Giornata europea della protezione dei dati, il 28 gennaio, segna il 40° anniversario della firma della Convenzione europea sulla protezione dei dati (Convenzione 108) il 28 gennaio 1981.
Questo trattato internazionale ha stabilito per la prima volta delle regole per il trattamento automatizzato dei dati personali e il trasferimento dei dati ed è ancora il fondamento delle attuali leggi europee sulla protezione dei dati, come il GDPR. La quantità di dati trattati e gli sviluppi tecnologici negli ultimi 40 anni sono aumentati drasticamente, e così le sfide per la protezione dei dati.
"Il diritto alla protezione dei dati è stato stabilito per la prima volta a livello europeo nel 1981. Da allora, la tecnologia si è sviluppata rapidamente, ma i principi della protezione dei dati sono rimasti fedeli fino ad oggi. Ancora di più, la maggior parte dei principi giuridici si sono dimostrati sorprendentemente lungimiranti. Per esempio: In tempi in cui l'archiviazione digitale era estremamente costosa, un principio come la minimizzazione dei dati era la norma di fatto, oggi la legge assicura che le aziende e i governi devono ancora limitare ciò che conservano su di noi" - Max Schrems, presidente onorario di noyb.eu
L'Europa ha leggi severe sulla protezione dei dati che regolano il modo in cui i dati personali devono essere gestiti e permettono anche severe sanzioni per le violazioni fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato di una società. Tuttavia, osserviamo che anche dopo due anni e mezzo, il GDPR spesso non viene attuato dalle aziende e nemmeno applicato nella misura che merita. L'Europa rischia quindi di vantarsi di avere un diritto fondamentale alla protezione dei dati sulla carta, ma molta meno protezione nella vita quotidiana.
"Non abbiamo raggiunto un ampio rispetto di queste leggi. 40 anni dopo che il diritto alla protezione dei dati è stato stabilito a livello europeo, vediamo ancora vaste violazioni ogni giorno che usiamo i nostri computer e telefoni. Mentre alcune autorità europee per la protezione dei dati fanno un ottimo lavoro, alcuni guardiani chiave continuano a guardare dall'altra parte. Le multe pesanti e l'applicazione seria che il GDPR avrebbe dovuto portare nel 2018 non si sono concretizzate nella pratica. Esortiamo quindi tutti gli attori rilevanti a riflettere su come il diritto alla protezione dei dati possa fare il passo finale dalla carta alla realtà." - Max Schrems, presidente onorario di noyb.eu