La DPA norvegese vieta temporaneamente la pubblicità comportamentale su Facebook e Instagram
A seguito di una sentenza della CGUE che ha dichiarato ampiamente illegale l'approccio GDPR di Meta/Facebook, la DPA norvegese (Datatilsynet) è la prima autorità nazionale per la protezione dei dati dichiarando la pubblicità comportamentale sulle piattaforme dell'azienda, Facebook e Instagram, è illegale. Datatilsynet impone un divieto temporaneo per l'utilizzo di tale approccio da Meta. noyb accoglie questa decisione come un primo importante passo e spera che altre autorità di protezione dei dati seguano il suo esempio.
-
La CGUE dichiara ampiamente illegale l'approccio di Meta/Facebook al GDPR
-
Decisione dell'EDPB che vieta a Meta di utilizzare i dati personali per la pubblicità
La non conformità può può comportare una multa. A Meta sarà vietato l'uso della pubblicità comportamentale a partire dal 4 agostoper almeno tre mesi o fino a quando l'azienda di social media non sarà in grado di dimostrare la propria conformità per almeno tre mesi o fino a quando l'azienda di social media non sarà in grado di dimostrare la propria conformità alla legge norvegese. In caso di mancato rispetto dell'ordine della DPA, l'autorità minaccia Meta di pagare una multa fino a 1 milione di corone norvegesi (circa 88.697 euro) al giorno.
La Norvegia interviene. La DPA norvegese DPA norvegese norvegese di vietare la pubblicità comportamentale su Facebook e Instagram segue due noyb denunce del 2018 che hanno portato a una Decisione dell'EDPB all'inizio di quest'anno. Inoltre, la sentenza della Sentenza della CGUE all'inizio di questo mese ha chiarito ancora una volta che l'azienda non è autorizzata a utilizzare i dati personali al di là di quanto strettamente necessario per fornire i propri servizi i suoi prodotti prodotti principali. Sulla base di queste due importanti sentenze e della mancata applicazione da parte del DPC irlandese, il DPA norvegese ha deciso di intervenire direttamente contro Meta. Qualsiasi trattamento dei dati che vada oltre richiede un consenso libero ed equo da parte degli utenti.
Romain Robert, direttore del programma della noyb: "La decisione della DPA norvegese è entusiasmante. Sembra chiaramente un tentativo di aggirare il DPC irlandese, che non ha applicato la propria decisione contro Meta 5 anni dopo le denunce di noyb"
Un primo passo importante. noyb accoglie con favore la decisione da parte dPA norvegese, in quanto si tratta di un primo passo importante verso l'effettiva applicazione del GDPR. Esortiamo le altre DPA a seguire l'esempio dei loro colleghi norvegesi.