noyb ha unito le forze con EDRi e il Consiglio irlandese per le libertà civili (ICCL) per inviare una lettera aperta alla Commissione europea. Ci sono serie preoccupazioni sulla potenziale minaccia che la bozza interna del Digital Omnibus rappresenta per i diritti fondamentali dei cittadini europei. La Commissione ha segretamente avviato una riforma potenzialmente massiccia del GDPR. Se le bozze interne diventassero realtà, ciò avrebbe un impatto significativo sul diritto fondamentale delle persone alla privacy e alla protezione dei dati. Invece degli annunciati aggiustamenti mirati, la Commissione propone di modificare elementi fondamentali come la definizione di dati personali e i diritti degli interessati ai sensi del GDPR. La bozza trapelata suggerisce anche che verrebbe dato alle aziende di intelligenza artificiale un assegno in bianco per risucchiare i dati personali degli europei. Questo è molto preoccupante.
- Analisi dettagliata di noyb sulla bozza della Commissione
- Testo completo della bozza della Commissione (via Netzpolitik.org)
Aggiornamento, 13.11.2025: Una coalizione di 127 organizzazioni della società civile, sindacati e difensori pubblici hanno inviato un altra lettera aperta, esortando la Commissione europea a ripensare ai suoi piani riguardo la proposta Digital Omnibus.
La "corsia preferenziale" segreta: un attacco al GDPR. La Commissione europea intende semplificare diverse leggi dell'UE attraverso una cosiddetta riforma "Omnibus", uno strumento che normalmente modifica orizzontalmente vari elementi minori di diverse leggi. Tuttavia, come è stato rivelato, la Commissione europea sta lavorando a una massiccia riforma del GDPR camuffata come presunta "semplificazione" o "chiarimenti". Tra le altre cose, la Commissione propone di modificare elementi fondamentali come la definizione di "dati personali" e tutti i diritti degli interessati previsti dal GDPR. La bozza trapelata suggerisce anche di dare alle aziende di IA (come Google, Meta o OpenAI) un assegno in bianco per risucchiare i dati personali degli europei. Inoltre, le protezioni speciali dei dati sensibili, come quelli sulla salute, le opinioni politiche o l'orientamento sessuale, verrebbero significativamente ridotte. Verrebbe inoltre consentito l'accesso remoto ai dati personali su PC o smartphone senza il consenso dell'utente.
Lettera aperta congiunta alla Commissione. Tutto ciò è molto preoccupante. Pertanto, noyb ha unito le forze con EDRi e il Consiglio irlandese per le libertà civili (ICCL) per inviare una lettera aperta ai commissari Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia) e Michael McGrath (Democrazia, giustizia, stato di diritto e protezione dei consumatori).
Concordiamo sul fatto che l'acquis digitale debba essere coerente e che la sua applicazione debba essere coordinata. Tuttavia, le modifiche legislative ora previste vanno ben oltre la mera semplificazione. Esse de-regolamenterebbero elementi fondamentali del GDPR, del quadro normativo sulla e-Privacy e dell'AI Act, riducendo in modo significativo le protezioni consolidate.
Non sono state raccolte le prove necessarie. Le modifiche previste sono in contrasto con le garanzie fornite alle parti interessate durante il dialogo della Commissione sull'attuazione del GDPR e non sono state anticipate né nella relazione d'insieme 2025 sulla semplificazione, l'attuazione e l'applicazione, né nella richiesta di prove per il Digital Omnibus. Risulta evidente che la Commissione non ha raccolto le prove necessarie e non si è consultata a sufficienza, né ha condotto la necessaria valutazione d'impatto per sostenere modifiche così profonde, che sono potenzialmente in conflitto con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Tutte le nostre preoccupazioni sono riassunte in dettaglio qui.